Il rifugio di Hory e Jack
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Attraversando i regni

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Messaggio  Horione Sab Ott 09, 2010 10:15 am

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Ho raccolto gli appunti dei nostri viaggi, alcuni purtroppo sono andati persi
durante i vari spostamenti.
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Messaggio  Horione Sab Ott 09, 2010 10:22 am

Livorno 15 Giugno 1458

Jack aveva appena finito di ritirare il suo riconoscimento per aver difeso
Livorno durante il periodo di emergenza per i manonera.
Assieme a sua moglie erano stati insigniti rispettivamente del grado di Sergente e di Decano dei Cavalieri della Torre di Matilde.
Subito dopo la cerimonia,jack si apprestò a tornare velocemente verso casa,dove già dal giorno prima aveva iniziato ad approntare il carro.
Iniziò a caricare tutto quanto potesse servire per il viaggio,insieme alle merci che lui e Hori avevano deciso di portare per commerciare con le altre città.
Caricò tutto e si fermò un'ultima volta ad osservare il carro stracolmo pensando "mmmh bene,dovrebbe proprio esserci tutto,anche perchè se aggiungo ancora uno spillo cede il carro!" sorrise sorgnone...
Coprì accuratamente tutto quanto e si diresse verso casa per dare le ultime disposizioni ai domestici.
"mi raccomando,durante la nostra assenza vorrei che tutto rimanesse in ordine,avete licenza di usufruire dell'intera casa a patto che quando torniamo ogni cosa sia come l'abbiamo lasciata,conto su di voi"
i lavoranti annuirono con decisione quindi attesero di essere congedati.
"Io e mia moglie partiremo questa sera stessa,abbiate cura di tutto,ora potete tornare al vostro lavoro" li congedò stringendo la mano e sorridendo a tutti.
Si apprestò a chiamare la sua dolce moglie decana per fare il giro a salutare tutta la famiglia prima di partire alla volta di Pisa.


Horione guardava Jack intento a caricare il carro che li avrebbe condotti in un lungo viaggio, con una piuma in mano cancellava tutte le cose che aveva scritto sulla pergamena per paura di dimenticare qualcosa, ogni tanto volgeva lo sguardo al marito e sorrideva vedendo la faccia di lui ogni cosa che deponeva la guardava chiedendosi......"ma serve anche questo?" e borbottando lo sistemava.
Non si erano dati una meta precisa nemmeno una data per il rientro.....certo sarebbero andati a Chiavari per conoscere la famiglia di Jack, poi qualche giorno a fornovo e poi....dove la strada li avrebbe portati.
Aveva ancora al collo la medaglia appena ricevuta dal Capitano Sigfrid, ogni tanto la prendeva con la mano e la guardava....con delicatezza la sfilò e la sistemò nella scatola, la ripose nel baule chiudendolo.
Insieme a Jack salutò i lavoranti e insieme andarono verso il Palazzo Diluna per salutare tutta la famiglia



Black, in quei giorni si trovava a passare da Livorno con la guarnigione anche se le ferite facevano male.
Vide un carro pieno di roba, poi vide Jack che si accingeva a dare ultime informazioni a degli uomini.
Poi lanciò uno sguardo verso l'altra parte del carro e vide Horione.
Black decise di rimanere a guardarli fino a ché non sarebbero partiti, non sapeva se andare a salutarli oppure rimanere in disparte, in questo ultimo periodo si erano creati alcuni attriti e Black non voleva magari rovinare il viaggio di svago della figlia.
Rimase in disparte per un po fin quando una voce non lo destò Maresciallo, perchè vi siete fermato ?
Black guardò il Luogotenente e rispose Dobbiamo perlustrare la città, chiunque di sospetto trovate prendetelo e portateli qui, mi raccomando, nessuno deve sapere che noi siamo qua.
Agli Ordini fu la risposta del soldato che pian piano si allontanava mentre Black appoggiato ad'un muro rimaneva li immobile.


Un altra giornata piena di emozioni, sta per giungere al termine.. pensava Vera, di ritorno a Claraluna; ma come al solito si sbagliava.
Lungo la via, come ogni giorno, passò davanti a casa di Helena e Marco, poi innanzi alla dimora di Horione e Jack, ma diversamente dalle altre volte, nel giardino di fronte vide un carro, sotto il telo che lo sovrastava, si disiguevano quasi chiaramente alcune merci, che solevano essere al mercato.
In un barlume di lucidità, Vera pensò a ciò di cui i suoi cugini avevano sempre parlato, ovvero intraprendere un viaggio, e quel giorno forse era arrivato.
Ma no, non può essere..così presto??
Si avvicinò al portone, ma uno dei domestici in giardino, le riferì che non c'erano, ma si erano avviati verso la fortezza.
Vera lo ringraziò e cominciò a correre, voleva salutarli, augurar loro di avere tanta fortuna e abbracciarli forte forte prima della partenza, che li avrebbe portati lontano, molto lontano da Livorno.
Arrivata stremata davanti al cancello, li vide intenti a salire le scale per raggiungere il portone principale.
Horiiiiii..Jaaaack...cuginiiiiiiiiiiiiiiii..aspettateeeeeeeeee cominciò a gridare.
Quando fu abbastanza vicina, abbracciò prima Horione poi Jack, più forte che potè, e dopo essersi staccata da loro, li guardò.
Partite, vero??.. No.. non rispondetemi... ho visto il... carro davanti.. casa vostra. - il fiato corto, dovuto alla folle corsa, non le permetteva di esprimersi al meglio, ma dopo aver fatto un lungo respiro, riprese a parlare - Hori, Jack, miei cari cugini! - afferrò le mani di entrambi - Vi auguro di avere tanta tanta fortuna per il viaggio! Io, come tutti rimarrò qui a Claraluna ad attendere con ansia, il vostro ritorno! Ogni tanto scriveteci, per sapere come vanno le cose...lo sapete che sono..ehm siamo curiosi!
Sorrise loro e li abbracciò di nuovo.
Ora credo sia meglio, che vi lasci entrare.. rise, anche se quella partenza la rendeva molto triste.
Ma sapeva che i suoi cugini sarebbero stati bene, che Jack avrebbe protetto Hori in qualunque momento, e ciò la rincuorava.

Aurora vide un carro pieno di roba avvicinarsi a Palazzo Claraluna, entrare dal grande cancello... Erano i due furboni di Jack e Hori!!
"Allora hanno proprio deciso di andare..." pensò con un velo di tristezza negli occhi!
Li raggiunse all'entrata "Miei cari... è giunta l'ora della partenza?! Mi mancherete infinitamente" abbracciò forte forte Horione e poi a Jack "Mi raccomando Jack, prenditi cura di lei come hai fatto finora... So che è in buone mani!! E non fatemi stare in pensiero... Scrivete!! Non faremo altro che aspettare le Vostre missive e Vi risponderemo via via le varie novità!" abbracciò anche Jack...
Poi rivolse uno sguardo al carro... "Ma è stracolmoooooooooo... Dove cavolo volete arrivare??? Nelle Indie??!" guardava il carro persa nei suoi pensieri... Poi si ricordò una cosa "Jackkkkkkkkkkkkkk............... vedi di trovare un poco di spazio su sto carro che ho un dono per te!! Corro a prenderlo... Non è molto grande" sorrise maliziosa!!
Andò in camera sua di corsa e tornò con un pacchetto, lungo all'incirca 20 cm e a cilindro, diciamo così... Lo porse a Jack!
"Tieni Jack... per te!! Come promesso... Questo però ha i colori del nostro Casato!! Tutto tuo... Poi lo aprì stasera!!" rise fragorosamente e corse al carro per cercare di ficcare il dono al sicuro...
Il momento dei saluti era arrivato!! "Buon viaggio amati miei..." abbracciò commossa entrambi "vi aspetto a braccia aperte e pronta ad ascoltare le vostre storie!!"


Michele stava tornando a casa e da lontano vide il carro pronto per partire, notò che c'era Jack che parlava con altre persone e capì che avevano deciso di partire.
Aumentò il passo e quando finalemente era vicino, si rivolse alla coppia: "Così partite... bene." disse, vagamente triste "Vi auguro uno splendido viaggio, mi raccomando: teniamoci in contatto!!"
Abbracciò la sorella, tanto forte e intensamente come sentì di non aver mai fatto ultimamente e così fece anche con Jack. Non voleva ammetterlo ma aveva gli occhi lucidi. Salutò di nuovo i due con i ampio gesto del braccio e si voltò, diretto verso il Palazzo.


Pisa, 16 Giugno 1458

All'alba scorsero Pisa, per la strada avevano incontrato altri viaggiatori e fortunatamente nessun brigante
giunsero alla prima locanda per riposarsi e fare colazione, si sarebbero fermati a Pisa due giorni, giusto il
tempo di salutare persone conosciute, Hory aveva in sospeso un paio di birre da bere in compagnia del sindaco
e del Tm, conosciuto durante il suo mandato.

Prese alcune cose dal carro per cambiarsi e tra le mani si ritrovò il dono fatto a Cele per Jack....sorrise tra
se.....non sapeva di preciso cosa contenesse.....ma lo immaginava....ripose il pacchetto dove l'aveva posizionato
Cele e si affretto nella stanza della locanda che avevano preso per passare la notte a Pisa


Massa 18 Giugno 1458

Aveva da poco albeggiato quando il carro entrò a Massa.
Jack stanco per la notte di viaggio si fermò in un piccolo spiazzo e andò nella parte posteriore del carro per svegliare Horione...
le diede un bacio e sussurrò "Amore,svegliati,siamo arrivati a Massa,è andato tutto bene"
Horione aprì solo un occhio,fece una smorfia vagamente somigliante a un sorriso e farfugliò "Bene amore,dobbiamo metterci in contatto col sindaco per commerciare"
La guardò sorridendo e torno alla guida del carro in cerca del palazzo del municipio dove il neosindaco,la cara amica Glycera,era già al lavoro.


Horione, si svegliò sentendo il bacio di Jack sfiorarle le labbra, apri un solo occhio, si sentiva tutto il corpo intorpidito
del resto il carro non era un giaciglio ideale per trascorrerci le notti dormendo, già pensava a quando sarebbero
arrivati a Chiavari, avrebbero avuto una stanza tutta per loro a palazzo Malaspina e sicuramente il risveglio
sarebbe stato diverso tra le braccia del suo amato Jack.
Pigramente scese dal carro per sgranchirsi un po le gambe, si avviò verso il ruscello per sciacquarsi il viso
e sorridendo a Jack lo raggiunse alla guida del carro, e canticchiando felici ripresero il viaggio.


Spezia 19 Giugno 1458

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Ed eccoci a Spezia un'altra notte di viaggio, domani finalmente saremo a Chiavari e ci fermeremo per qualche giorno, anche l'asinello è stanco


Di ritorno dalla Camera Prefettizia, Helena sentì un' allegra musica provenire dalla piazza.
Lì, un musicista vagabondo suonava col suo violino ad un ritmo allegro, alcuni bambini gli facevano il girotondo intorno, e le donne battevano le mani a tempo.

Quella melodia riportò alla mente di Helena i ricordi delle serata passate in compagnia di Jack ed Horione, quando spesso intonavano canti dallo stesso ritmo coinvolgente.
Un po' triste, si chiese a che punto del loro viaggio fossero in quel momento.

Erano partiti con l' intenzione di ritrovare un po' di serenità, e dopo la Cerimonia di consegna dei gradi su alla Torre, Helena li aveva visti già più tranquilli, più spensierati.
Il giorno della partenza, lei e Marcos li avevano salutati e abbracciati a lungo, facendo loro ogni tipo di raccomandazione, e pregandoli di scrivere spesso.
Ad Helena aveva fatto uno strano effetto vederli partire senza di lei, perchè ricordava ancora con molto piacere i viaggi che aveva fatto in loro compagnia, soprattutto la Luna di Miele condivisa.

Ma avevano bisogno di ritrovare una dimensione tutta loro, ed Helena era sicura che si sarebbero divertiti molto.
Con questo pensiero, corse a casa, e decise di scrivere loro una lettera:
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Mentre stavano sistemando il carro giunse un messaggero con la lettera di Hecate e Marcos, Horione lasciò quello che stava facendo si sedette e chiamò Jack..."Amore una lettera da Livorno...vieni siediti accanto a me" slegò il nastro che la teneva chiusa e si accinse a leggere a voce alta quanto la sorella le scriveva.....
Arrotolò la lettera e la depose nel baule e guardando Jack gli disse..."scriviamo a Heca e Marcos due righe"

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Consegnarono tutto al messagero....lo videro allontanarsi sulla strada che l'avrebbe portato a Livorno

Chiavari 20 Giugno 1458

E dopo lungo attendere a causa di guerre e contrattempi,giunsero finalmente a Chiavari.
Ad attenderli,jack e Horione trovarono la cugina Helheona con la figlia Cartesia,c'era anche Ladykappa.
Si misero a parlare dopo le dovute presentazioni poichè Horione conosceva
la famiglia di jack personalmente per la prima volta.
Jack guardava la sua stellina conoscere finalmente la sua famiglia e provava
una grande gioia nel vedere che si sentiva a suo agio tra di loro.
Si salutarono dandosi appuntamento nel pomeriggio.
Li attendeva una tre giorni di permanenza nella cittadina ligure,jack era sicuro che si sarebbero divertiti.


Erano giunti al terzo giorno di permanenza a Chiavari
la maggior parte della famiglia Malaspina era presente e aveva dato loro
il benvenuto,in particolare la cugina Helheona che aveva dedicato loro
diverso tempo nonostante i suoi impegni da sindaco.
Jack e Hori si trovavano talmente bene che avevano deciso di prolungare la loro permanenza di un altro paio di giorni,sarebbero ripartiti il giovedi alla volta di fornovo.
Le cose stavano andando molto bene,buona parte delle merci che jack aveva portato con se in viaggio erano state vendute con un discreto guadagno,non restava che fare un po' di spesa in prospettiva del prosieguo del viaggio.


Fortezza Claraluna
22 Giugno, 1458
Miei carissimi e adorati nipoti,
siete partiti ormai giorni fa e io purtroppo solo ora ho trovato un po' di calma per poterVi scrivere due parole...
Qui a Livorno tutto procede abbastanza normalmente, il lavoro non manca mai e la calura estiva inizia a farsi sentire sempre più! Adesso infatti è nostra abitudine allestire il pranzo e la cena sotto il gazebo in giardino...
Tra pochi giorni dovrò far costruire un'altra nave e mi dispiace non poter sfruttare anche stavolta le braccia forti del mio nipotonzolo Jack!!
Ma ci saranno altre occasioni... Per ora sono certa che si sta divertendo con il regalo che gli ho fatto!! Vero nipoto?!
Piuttosto parlatemi di Voi!! Come va? Come procede il viaggio? Se non erro dovreste essere già arrivati dalla famiglia di Jack!! Horione mia come stai?! Insomma... Voglio sapere tutto!!
I parenti del tuo sposo ti hanno accolto bene? Sono persone bongose?!
Madonna quante domande... La solita Zia preoccupata!!
Insomma fatemi sapere...
Oggi iniziamo i preparativi per le nozze di Francesca!! Lei è agitata da morire...
Aristotele aiutami tu!!!
Con immenso e infinito affetto, Vi voglio bene dal più profondo dell'anima!!
Vostra Zia
Aurora Celeste Di Luna, Cele
[/center]
"Evagoreeeeeeeeee............" richiamò il suo falco, sistemò l'avambraccio aspettando il suo arrivo!!
Coccolò un po' la sua bella e poi le disse "Tesoro... Ti farò fare un viaggio lungo stavolta, ma come sempre so che non mi deluderai!! Devi raggiungere a Chiavari Jack e Hory..." il volatile la guardava un po' turbata "lo so, lo so che è lontano!! Ma quando torni, vedrai che sorprese....." legò molto salda la lettera alla zampa della sua bella falchetta e le fece spiccare il volo...
La guardava volare e intanto le gridò dietro "Non perdere la lettera Evagoreeeeeeeeeeeeeee"


Quella sera Horione era sulla terrazza di palazzo Malaspina, il vento le sfiorava le pelle del viso, il suo sguardo era rivolto
al mare e all'immenso frutteto che avvolgeva la cittadina, era felice la famiglia di Jack era splendida e l'avevano accolta
con entusiamo, ad un tratto un battito d'ali la distolse dai suoi pensieri...."Evagore" sussurrò riconoscendo il falco di zia Cele, si posò stremato sul parapetto del terrazzio, Horione lo accarezzò e le sfilò la missiva legata ben salda alla zampetta
Mentre leggeva la lettera di zia Cele sorrise, era sempre preoccupata e voleva sapere tutto nei minimi dettagli, diede da bere e qualche briciola di pane a Evagore e si diresse in camera, per scrivere una missiva a zia Cele per tranquillizzarla....
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legò stretta la lettera alla zampa di Evagore......sii bravo vola più in fretta che puoi e portalo a Cele


Chiavari 24 Giugno 1458
Quella mattina Horione si alzo molto presto, usci dalla stanza e si diresse
sulla grande terrazza di Palazzo Malaspina, avvolta nello scialle ammirava
il panorama, quei giorni a Chiavari erano passati veloci
la famiglia di Jack era stata meravigliosa con lei, solo non era riuscita
a conoscere tutti, ma lei e Jack si ripromisero di ritornare.
Si trattenne ancora qualche minuto prima di svegliare Jack, dovevano
risistemare le loro cose sul carro, salutare tutti e riprendere il loro
viaggio.
La prossima destinazione sarebbe stata Fornovo, dove si sarebbero fermati
due giorni.
Diede un ultimo sguarbo all'immenso frutteto che circondava la cittadina,
rientrò nella stanza dove Jack ancora sonnecchiava, gli si avvicinò lo guardò....
gli accorezzò il viso e avvicinando le labbra alle sue le sussurrò...
"Amore...svegliati è ora" lo baciò dolcemente mentre lui apriva gli occhi..
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Messaggio  Horione Sab Ott 16, 2010 12:35 pm

Un altro viaggio sta per iniziare.......

Fornovo 16 Giugno 1458

Si lasciarono alle spalle Chiavari per proseguire il loro viaggio, la nipotina Cartesia e Bauci il suo amato si unirono a loro per raggiungere Spezia, da li si sarebbero dove si fermarono una notte, il giorno successivo Jack e Hory proseguirono alla volta di Fornovo, salutarono i nipoti diretti invece a Massa.
Viaggiarono tutta la notte e all'alba raggiunsero Fornovo, alle porte della città lessero una strana ordinanza
Vi informo che attualmente le vigenti ordinanze del Sindaco, sanciscono :

1)Divieto di libero commercio di beni ai non residenti, in assenza del permesso del Sindaco.
2) Divieto di indossare armi (fatta eccezione per le persone citate in ordinanza ed alle condizioni ivi descritte )
3) Divieto di permanenza in gruppi/reggimenti e di conseguenza scioglimento immediato, con possibilità di riformarli
il giorno antecedente la partenza.

Vi invito a prendere visione e ad attenervi alle ordinanze vigenti a Fornovo
La mancata osservanza delle dette ordinanze comporterà denuncia e processo.

Si guardarono un po accigliati....deposero il bastone e lo scudo ne carro e proseguirono alla ricerca di una locanda


Quella mattina Helena stava aprendo la taverna del marito, quando vide entrare dalla Porta Nord, da cui partiva la strada per Pisa, un povero uomo che si portava dietro un salice intero, trascinandosi stremato lungo la via che portava alla parte bassa della città.
Perplessa, Helena se lo dimenticò poi nel corso della mattinata.
A fine giornata, prese la via del ritorno, ma arrivata a casa, vide con stupore che il poveretto si era fermato proprio di fronte al suo portone.
Suo marito era già lì a discuterci, e la chiamò:
"Hec, guarda, Jack ed Horione ci scrivono e ci mandano questo bellissimo salice!"
Felice di ricevere notizie dei due, e stupita dal meraviglioso regalo, Helena si affrettò a raggiungerlo, e prese dalle mani del marito la lettera.
Diedero qualche ducato al povero messere, non prima di averlo ristorato un po'.
Si sedettero sui gradini di casa, e lessero insieme.Helena s' imbarazzò un poco quando lesse che sua sorella era orgogliosa di lei.. Ne era felicissima, le voleva molto bene, ed avere la sua approvazione era sempre stato molto importante.
Arrivata alla parte del salice, Helena immaginò le parole scritte da sua sorella avverarsi, nel piccolo angolo di giardino che avrebbe destinato alla pianta.
Il marito la stava guardando, intuendo come sempre quello che le passava per la testa.
Bastò un cenno ed insieme si misero al lavoro per trovare quell' angolo al grande salice.
Passarono dei giorni, e l' albero aveva trovato un ambiente che gli si confaceva, allungando un po' le radici, ormai si era sistemato.
Così Helena dcise di scrivere di nuovo a Jack ed Horione, per portargli notizie loro e dell' albero:
[rp]"Carissimi Horione e Jack,
il vostro dono è stato semplicemente meraviglioso!
Devo confessarvi che non abbiamo resistito, e non appena abbiamo finito di leggere la vostra lettera, abbiamo subito provveduto a trapiantarlo in giardino.
Sembra che gli abbiamo trovato un angolo davvero confortevole, perchè ha sembrato apprezzare ed ha continuato a far foglie.
Vedeste come è bello! Marcos ci si è subito dedicato, costruendo con le vecchie reti che usava per pescare una sorta di altalena, ed io l' ho cucita come meglio ho potuto.
Stare seduti a dondolarci là sotto, la sera, è qualcosa di veramente celestiale.
Sapete, il topic dei mestieri si sta un po' allargando, ma aspetta voi con grande ansia!
Invece il concorso indetto da Cata, ha visto partecipare solo me e la piccola Samantha, che ci siamo divertite a dipingere io questo:
Attraversando i regni Sistersc
con titolo "Le sorelle Di Luna", e Samy questo:
Attraversando i regni 2ccuuyvmod1
con titolo "Gnocca in riva al mare XD"
Ci siamo molto divertite, ed abbiamo avuto anche un discreto successo!
Speriamo tutti che vi stiate godendo questo viaggio, scriveteci presto, mi raccomando!
E grazie ancora per il bellissimo pensiero.
Vi pensiamo sempre,
Heca e Marcos[/rp]


Parma 28 Giugno 1458

Ed eccoci arrivati alle porte di Parma, fino ad ora il viaggio è proseguito all'insegna
della tranquillità, nessun incontro sgradevole.
horione aveva tra le mani la lettera inviatale dalla sorella Heca, l'aveva ricevuta la sera precedente
poco prima di mettersi in viaggio, aveva ancora il sigillo del casato, nella fretta di partire non
aveva trovato quei 10 minuti di tranquillità per leggere quali notizie la sorella le mandava.
Fermarono il carro al bordo della strada, dalla bisaccia Jack tirò fuori una pagnotta che divisero a metà
e seduti su una roccia Horione prese la lettera e incomincio a leggerla....
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Appena arrivati nella piazza del municipio di Parma consegnarono la lettera ad un messaggero già in
partenza per la Repubblica di Firenze.


Guastalla 3 Luglio 1458

Dopo la sosta di due giorni a Guastalla, Jack e Hory decisero di riprendere il loro viaggio,
apportando una variazione sulla meta stabilita.
A Guastalla avevano passato la prima sera in compagnia di conoscenze di Jack, tra l'altro
ne erano usciti abbastanza delusi, per il comportamento specialmente di una amica di Jack
Hory sapeva che il comportamento di quest'ultima era dettato solamente da gelosia ed era
rimasta molto male per Jack.
Non parteciparono al suo matrimonio che era previsto per il giorno seguente, ma lasciarono
Guastalla nel primo pomeriggio e, presero la strada diretti a Parma dove avevano un invito
della loro carissima amica Skarlotta a Palazzo dei Rossi.
Avevano deciso di tornare a Chiavari dalla famiglia di Jack per passare insieme a loro
ancora qualche giorno e poi fare rientro a Livorno.


Chiavari, 6 Luglio 1458

Dopo la sosta a Palazzo Dei Rossi Jack e Hori si rimisero in cammino
alla volta di Chiavari,fermandosi un paio di giorni a La Spezia dove la cugina Gea li attendeva.
Ripartirono e giunsero a Chiavari in una bollente mattina di luglio.
La brezza del mare non si era ancora levata ed entrambi erano accaldati
e appiccicaticci per via dell'aria salmastra della costa.
Li accolse Alexin che senza indugio li portò a palazzo Malaspina e diede loro la possibilità di riposarsi e rinfrescarsi.
Si sarebbero fermati ancora un paio di giorni,poi sarebbero ripartiti definitivamente per Livorno.


Livorno 9 Agosto 1458

Dopo un lungo periodo passato nel convento di Chiavari, Hory e Jack decisero di far ritorno a Livorno, una volta
assicurati di avere tutti i permessi necessari si misero in viaggio.
Il loro rientro a Livorno non fu ostacolato da nessun avvenimento spiacevole,
in quei due giorni di sosta a Livorno la loro casa sembrava essere diventata un porto di mare, i familiari si
davano il cambio per passare a salutarli ed erano ben felici di poter riabbracciare la famiglia seppur il tempo
fosse poco da passare con loro.
Rimasti soli nella casa Jack prese le mani di Hory tra le sue e guardandola le disse...."E' da qualche giorno
che sto pensando ad una cosa.....che ne diresti se nel nostro imminente viaggio ci spingiamo fino in Francia?"

Hory lo guardò stupita, non trovava le parole, la Francia era da tempo che sognava questo viaggio ed ora lui
glielo proponeva, anzi aveva già preparato il viaggio...lo abbracciò forte urlando...."Siiiiiiiiiiiiiiii"


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Messaggio  Horione Sab Ott 16, 2010 10:30 pm

Viaggio in terra francese

Spezia 10 Agosto 1458

Dopo Massa eccoci arrivati a Spezia, si è unita una dama a noi LadyMorgana bisognosa di un passaggio,
penso che ci seguirà nel nostro viaggio ha la nostra stessa meta ed è sola.
A Massa dopo tantissimo tempo sono riuscita a riabbracciare un caro amico Tarta77, le poche volte
che ci ritroviamo rinasce in me una piccola emozione, fa parte del mio passato che voglio ricordare.

Chiavari, 14 Agosto 1458

Il palazzo Malaspina era avvolto dal silenzio, Hory si svegliò al leggero
rumore della pioggia che batteva contro la finestra....le ci volle qualche
minuto per realizzare che era il giorno 14......8 mesi passati con Jack...
lo guardò ancora dormiente accanto a lei......attenta a non fare nessun
rumore si diresse verso lo scrittoio...prese una pergamena e le emozioni
che in quel momento sentiva si trasformarono in parole sul foglio che aveva
davanti.....
Sempre attenta a non svegliare Jack, aprì la porta e silensiosamente
si diresse verso la cucina per preparare la colazione. una volta ritornata
nella stanza sistemò il vassoio sul tavolino e si rimise sotto le coperte...
lo guardò ancora qualche istante......avvicinò le labbra a quelle
di lui e gli diede un bacio.....
Come Jack aprì gli occhi Hory gli sorrise porgendogli la pergamena....
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All'interno della loro camera a palazzo Malaspina,jack era ancora immerso nel sonno,in quei giorni di riposo dalle fatiche del viaggio che avevano intrapreso lui e Horione,aveva approfittato della pausa per commerciare e ritemprarsi ospite della sua famiglia.
Nel sonno gli parve di sentire il tocco di labbra morbide che gli sfioravano
la bocca dolcemente,aprì lentamente gli occhi e vide il sorriso della dama più importante della sua vita,era lei che lo svegliava con un bacio come ogni mattina sin dal giorno che avevano unito le loro vite,era lei che con il suo sorriso gli donava ogni giorno la voglia di vivere...
Quella mattina però era speciale,dopo il bacio si accorse che Horione gli aveva lasciato una pergamena,la prese e prima di leggerla le sorrise ancora,poi si immerse nella lettura
Mentre finiva di leggere,jack sentiva l'emozione travolgerlo,quelle parole colme d'amore erano tutte per lui,scritte con il cuore e con la mano
da quella dama che una sera di dicembre,aveva deciso di fare di lui il proprio compagno di vita,quella dama a cui lui doveva tutto,la ritrovata voglia di vivere,quel sentimento che fino a quella sera non credeva più di essere in grado di provare,quella sensazione di vivere un sogno diventato realtà.
La guardò sorridendole e decise che ciò che voleva dirle,non l'avrebbe scritto ma l'avrebbe detto a lei direttamente guardandola nei suoi splendidi occhi.
"Amore mio,tu sai che fin dalla prima serata che abbiamo passato insieme in taverna a Livorno,avevo una tremenda paura di ciò che già mi rendevo conto che stava accadendo;
Il tuo sguardo,quelle parole scambiate in quei momenti nella solitudine solo nostra che ha creato quell'atmosfera che ancora adesso sento ogni momento che sto con te,le cose che ci siamo detti e quelle che ci dovremo ancora dire,tutto quello che abbiamo condiviso e il sentimento che ci lega ogni giorno di più,fanno parte di un unica grande favola che tu mi fai vivere da quella stupenda serata.
Sono felice di aver deciso quella sera,di seguire ancora una volta il mio cuore,perchè ora so che non si è sbagliato.
Non trovo davvero le parole giuste per descrivere quanto io mi senta onorato e orgoglioso di avere al fianco una persona meravigliosa come te
così come non riesco ad esprimere più di quanto già faccio,quanto il mio amore per te sia grande ed incondizionato.
So solo che dal giorno che ci siamo incontrati,la mia vita è cambiata,mi hai migliorato e mi hai spronato quando c'è stato bisogno,mi hai sostenuto nei momenti di tristezza e capisco che spesso non è stato facile starmi accanto.
Per questo e per tutto quello che farai e faremo,non posso fare altro che dirti una frase: Grazie di esserci amore mio,non riesco a immaginare un solo minuto senza di te,il mio cuore,il mio corpo,la mia mente e la mia anima ti appartengono oggi e per sempre.
Ti amo e t'amerò finchè avrò vita.

Si abbracciarono a lungo e a jack,a quel momento di tenerezza,sfuggì una lacrima di felicità,ma questa volta non la nascose,non ce n'era bisogno.

I giorni a Chiavari trascorrevano tranquillamente, Hory e Jack lavoravano e a volte si recavono nel grande frutteto per la raccolta dei frutti, la sera facevano delle lunghe passeggiate nelle vie della cittadina
ormai a loro divenuta molto familiare.
Quella sera passando davanti alla bottega di un artigiano, Horione si soffermò ad ammirare alcuni oggetti e subito lle venne in mente la piccola Samy....sapeva quanto amasse disegnare e quello era proprio il giusto dono per lei, senza pensarci oltre entrò nella bottega e si fece confezionare l'oggetto da lei scelto....guardò Jack e vide
il suo sorriso di approvazione.
Ora si trattava solo di trovare un messaggero che partisse per Livorno:
Giunti a palazzo Horione e Jack si accinsero a scrivere due righe per la
nipotina....
Attraversando i regni F7ada895527a741f82c89f7a58322c80
Attraversando i regni Attrezzi_da_pittore_in_argento_925000_Opera_Collection68404
Horione confezionò per bene il regalo e lo fece consegnare dal domestico
al messaggero in partenza per Livorno


Chiavari 18 Agosto 1458
Quella mattina Horione si svegliò e come era solita fare, apri la finestra e
uscì sulla terrazza, li avrebbe atteso il risveglio di Jack, il suo sguardo
si rivolse verso il porto, vide un brulicare di persone che andavano e venivano
portando grossi carichi, incuriosita si vestì in fretta e si diresse verso
il porto.
Infatti era appena approdata una galea, affascinata dalla grandezza della
nave si soffermò a guardarla.....ad un tratto vede una dama che dal ponte
agitava le braccia e gridava il suo nome...."Hory....Hory....", rimase qualche
istante a guardarla cercando di capire chi fosse..."ma si è lei" e il nome
le uscì mentre correva ad abbracciarla "Baggy....Baggy...che bello rivederti,
quanto tempo è passato"
....si raccontarono gli avvenimenti degli ultimi tempi
Baggy era in viaggio con la sua Galea ed era diretta in Francia....Horione
non ci pensò un istante e le chiese se c'erano posti disponibili per imbarcarsi
Dopo che Baggy si fu consultata col capitano e i viaggiatori che avevano raggiunto
la loro meta si rivolse ad Horione dicendole "Hory ci sono 6 posti disponibili e
si parte venerdi 19 agosto...poi di farò sapere i dettagli"
.....Horione prenotò
direttamente i posti per lei, Jack, Tarta e Glycera, che avrebbero come già
programmato fatto un viaggio insieme.
Salutò Baggy lasciandola ai suoi doveri di capitano e di corsa raggiunse palazzo
Malaspina per dare la notizia a Jack.

Samy quella mattina si era svegliata con il sorriso..era contenta..tutto sembrava sorriderle..e poi nel lettone degli zii si dormiva divnamente...i domestici le avevano preparato la colazione..ormai erano diventati amici Very Happy Very Happy quando ad un certo punto suonarono alla porta...Samy sbalzò in piedi..corse alla porta e davanti a lei trovò in messaggero
Dama Samantha vi porto un messaggio da Chiavari
appena sentì il nome della città Samy si illuminò..fece accomodare il messaggero..gli offrì la colazione..e gli ordinò di non muoversi..cosi dicendo corse in camera sul letto..e delicatamente aprì il regalo..
ohhhh è bellissimo..grazie zii parlò da sola..era troppo contenta per ricordarsi che gli zii erano lontani..poi si sdraio sul letto e iniziò a leggere il biglietto
e dopo aver letto sorrise ancora più di prima...prese carta e calamaio e iniziò a scrivere
Attraversando i regni 7cb0aaa1b13d5877b7771640c43d6a62
e dopo aver riletto il biglietto corse di nuovo dal Messaggero..gli diede un po di soldi e gli disse
ecco con questi comprati da mangiare durante il viaggio..ma porta questa letta a chiavari..
e dopo aver accompagnato il messaggero alla porta andò a mangiare l'ultimo biscotto che era rimasto

Chiavari 22 Agosto 1458
Horione e Jack fermi sulla banchina del porto di Chiavari guardavano la nave tirare l'ancora a bordo e scivolare leggera sulle acque limpide del mare, un velo di tristezza nei loro occhi, avevano desiderato molto affrontare il viaggio
che li avrebbe condotti in Francia a bordo della "Perla di Pisa" ma non erano riusciti ad imbarcarsi.
Risposero ai cenni di saluto che venivano dalla galea e quando la nave divenne un piccolo puntino all'orizzonte con un po di delusione nel cuore presero i loro bagagli e si diressero al carro.
Nonostante tutto la voglia di partire non li aveva abbandonati, certo avrebbero dovuto affrontare giorni e giorni di viaggio lungo la strada che da Chiavari
portava al confine francese, ma non si persero d'animo, ne Horione ne tantomeno
Jack avrebbero desistito.
Prepararono il carro con provviste e quant'altro avrebbero avuto bisogno durante
il viaggio, si sarebbero fermati per due notti su due nodi lontani dalle città,
le notti incominciavano ad essere più fredde per questo si procurarono delle
calde coperte.
Gli ultimi saluti alla famiglia ed eccoli pronti per una nuova avventura, Horione
seduta sul carro al fianco di Jack lo guardò e gli sorrise....


Savona, 25 Agosto 1458

Dopo due giorni trascorsi sui nodi eccoli giungere a Savona, era la prima volta che visitavano quella città per cui la
curiosità era più che legittima. Si aggirarono per tutto il giorno per le strade con lo sguardo un po smarrito e
allo stesso tempo affascinato, il rumore degli artigiani intenti a lavorare nelle loro botteghe risuonava in quelle
strette vie, il mercato era affollato di persone che vendevano le loro merci e gente che contrattava per acquistare ciò di cui
necessitava.
Horione era felice si rendeva conto che, anche se la strada da percorrere era molto lunga, la tanto sognata Francia non era
poi così lontana e il sogno richiuso per molto tempo stava per avverarsi.

28 Agosto 1458
Era ormai notte inoltrata quando Horione e Jack ripresero il loro viaggio lasciandosi alle spalle Ventimiglia, entrambi erano euforici, la loro allegria era la conseguenza dei fiumi di birra che erano scorsi in taverna.
Avevano incontrato la cugina Gea con i suoi compagni di viaggio di ritorno dalla Francia e tra un racconto e risate la birra aveva contribuito a quella serata passata in allegria.
Dai racconti avevano appreso che nelle città in cui avevano sostato erano stati accolti cordialmente, però c'era una cosa che la cugina Gea confidò ad Horione e Jack, di prestare molta attenzione su certe "avance" che sia messeri
e dame francesi facevano.
Ripensando a quanto avevano appreso Horione e Jack sorrisero sicuri di proseguire la loro avventura pregustando già giornate di divertimento.
Giunti a metà strada si fermarono al nodo per riposarsi, fecero un po di spazio sul carro per concedersi qualche ora di sonno prima di continuare il viaggio, ormai mancava veramente poco un giorno solo di viaggio ed avrebbero raggiunto Draguignan.

Dopo la serata spensierata passata in compagnia della Cugina Gea e dei suoi compagni di viaggio e dopo aver appreso quanto dame e messeri francesi fossero quantomeno frivoli,Jack e Hori si misero in cammino verso la frontiera con la Francia.
Ventimiglia era ormai scomparsa alle loro spalle quando giunsero ad un ceppo di pietra che annunciava loro di essere entrati in territorio francese.
Da lì in poi li aspettava un viaggio verso genti e città che non avevano mai visto e conosciuto;
Jack si soffermò un momento accanto al ceppo poi si voltò verso Horione che gli sedeva a fianco,le sorrise e dopo averle dato un bacio sulla guancia
le disse: "benvenuta in francia tesoro mio,hai visto che ce l'abbiamo fatta alla fine?".
Lei gli sorrise e lo abbracciò senza aggiungere altro.
Decisero che erano a buon punto lungo il sentiero e la stanchezza iniziava a farsi sentire,i bagliori della città di Draguignan ancora non si intravedevano ma sapevano di essere vicini.
Fecero un po' di spazio nel carro e si assopirono in attesa della mattina per riprendere il cammino.

Alle prime luci dell'alba Horione e Jack fecero il loro ingresso nella cittadina di Draguignan nella Comtè de Provence, furono accolti dal doganiere il quale gli diede un benvenuto molto caloroso e diede loro tutti i ragguagli riguardo alle ordinanze presenti
in tutta la Contea.
La città non era molto popolata almeno così parve ai loro occhi, girovagarono un pò per le vie, passando nella piazza principale dove come in tutte le città risiedeva il municipio, guardarono con moltointeresse il mercato arrivando ad una conclusione, in quella città i prezzi delle merci esposte erano alquanto alti.
Stanchi dal viaggio trovarono un po di ristoro in una taverna e lì Horione e Jack poterono leggere la missiva giuntagli da Glycera,
l'amica partita in nave diretta a Marsiglia.
Appresero che Glycera e Tarta si erano fermati nella città e avrebbero aspettato il loro arrivo, dopodichè avrebbero proseguito il viaggio via terra tutti e quattro insieme.
Horione estrasse la mappa dalla bisaccia, la appoggiò sulla tavola estudiandola insieme a Jack esclamò..."mancano tre giorni di viaggio e saremo a Marsiglia" sollevò lo sguardo dalla mappa e lo rivolse a Jack.
Lui era pensieroso ad un tratto disse "Pensavo di proseguire verso nord spingendoci fino Lione...sei d'accordo?"...Horione gli sorrise e con lo sguardo un pò civettuolo rispose: " Je suis daccord ....mon petit amour"
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Marsiglia 1 Settembre 1458
Alle prime luci dell'alba Marsiglia apparve così agli occhi di Jack e Horione
Attraversando i regni 1194255698
erano decisi di sostare nella città per un giorno o anche due, avrebbero preso una decisione certa appena incontrati Glycera e Tarta che li aspettavano.
Appena presa visione nella bacheca del municipio delle comunicazioni per i viaggiatori contattarono subito il sindaco per poter vendere la merce al mercato che da giorni era stipata sul carro.
Si procurarono delle verdure al mercato per il povero Osvaldo, il loro asino, nell'ultimo pezzo di strada che mancava per arrivare a destinazione aveva dato dei segni di cedimento, arrancava e più di una volta si era fermato, Jack doveva scendere dal carro e esortarlo ad andare avanti tirandolo per le briglie, mentre il quadrupede mostrava convinto la lingua
ma alla fine li aveva portati a Marsiglia.
Anche per Horione e Jack servivano qualche ora di meritato riposo e un bel bagno caldo, mah rimasero esterefatti e Jack esclamò.."Siamo a Marsiglia e al mercato non c'è il sapone.... bha!!! è scandaloso!!!
Si diressero alla stanza della locanda che avevano preso per la notte, si ripulirono, senza sapone ma usando una spazzola e si assopirono in attesa di incontrare gli amici.

[i]Horione e Jack erano giunti a Aix dove si fermarono per un giorno
Horione colse l'occasione per girare per i mercati e le botteghe della
città, voleva trovare qualcosa di particolare da mandare si nonni
Intanto che si aggirava per le vie un po deserte pensava al nonno,
presto sarebbe diventato sindaco e cercava qualcosa di adatto.
Per la nonna aveva già intravisto un gioiello, già lo vedeva indossato
al collo, sicuramente le sarebbe piaciuto

Attraversando i regni Th-Valente-Carioca-Collier-Orecchini

dopo tanto girare finalmente trovò il dono adatto al nonno, lo immaginava
tutto serio nel suo ufficio al municipio di Mantua, sommerso da pergamene
e fuoriuscire la nuvoletta di fumo dalla sua pipa....le scappò un sorriso

Attraversando i regni Pipa


per la piccola Matilde trovò un bellissimo carillon, non l'aveva ancora
conusciuta, ma era sicura che era dolcissima

Attraversando i regni 1a71


mancava zio nitro e zia Afro......uhm per loro doveva trovare qualcosa
di bizzarro....ma non aveva idea di cosa...si soffermò davanti a questa
scultura...non era proprio ciò che aveva in mente, ma le piaceva e fu
sicura che gli zii avrebbero accettato

Attraversando i regni 1962370594d2ebec45e3536c98fa8ab9

Soddisfatta di ciò che aveva trovato si diresse alla locanda dove soggiornavano,
con cura confezionò i regali da mandare a Mantua informandosi quale fosse il
messaggero in partenza per l'italia, il viaggio sarebbe stato


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Messaggio  jacksinclaire Dom Ott 17, 2010 4:47 pm

Hory si svegliò presto, Jack dormiva ancora accanto a lei, si erano fermati
lungo la strada per riposarsi un pò, ci sarebbe voluto ancora un gionro di
viaggio per raggiungere la città di Montelimar.
Hory si sciolse dall'abbraccio di Jack, scese dal carro e si diresse al ruscello
l'acqua era gelida, sciacquò il viso e si soffermò a contemplare la campagna circostante

Li intorno raccolse qualche legnetto per accendere il fuoco e preparare
una piccola colazione per il risveglio del suo adorato marito.

Attraversando i regni D1b44abe7000b46bc1e2088d5702061f

intanto che l'acqua raggiungeva la bollitura, prese dal carro della frutta che avevano raccolto ad Aix e del pane.

Attraversando i regni Paneallabananaefruttasecca

Attraversando i regni Loran-Speck-Caso-di-confettura-con-pere-e-uva-2223

Si la colazione non era come quella che di solito consumavano nella loro casa o a palazzo Malaspina, ma sarebbe bastata per la giornata che li aspettava.
Senti un mugolio e uno sbadiglio, si era Jack che si stava svegliando, lo vide scendere dal carro e rivolgerle un sorriso al quale rispose..."Buongiorno...la colazione è pronta amore mio"....Jack le si avvicino prendendola tra le braccia e dandole un dolcissimo bacio


Dopo una breve sosta a Montemilar, Horione, Jack e i loro compagni
ripresero il viaggio, la prossima città che avrebbero raggiunto era Valence
Horione lasciò, come ormai era solita fare, una lista dettagliata delle
loro tappe e la lasciò alla locanda municipale e nel suo francese quasi
incomprensibile consegnando il biglietto al locandiere disse.....
"Monsieur, soyez gentil, je laisse la liste des villes dans lesquelles nous arive ..... si je peux faire quelque chose pour nous de livrer"
(Signore, siate gentile, Vi lascio la lista delle città nelle quali andremo.....
se arivasse qualcosa per noi ce la faccia recapitare)

Horione arrosi un poco imbarazzata, ma sicura che l'aveva capita, vide il viso del locandiere sorriderle e risponderle... "oui madame"


Il viaggio proseguiva abbastanza agevole,dopo essere dovuti ripartire in tutta fretta da Macon a causa di un'ordinanza fatta loro presente dal doganiere,Jack e Hori giunsero a Bourg nel Duchè de Savoie,dove approfittarono per fare alcune compere in vista del lungo periodo che avrebbero dovuto trascorrere sui nodi di lì a poco....eh si,era giunto il momento di fare ritorno verso casa,la Francia si era rivelata un pochino deludente per entrambi,rispetto alle aspettative prima del viaggio.
Il tratto da Bourg a Belley,passò senza particolari scossoni,la strada era libera da briganti ed eserciti e sia Jack che Horione iniziavano a sentire un po' di nostalgia di casa....
Mentre conduceva il carro,jack la guardava e ogni tanto sorridendole le dava un bacetto;
a un certo punto le chiese "E' il momento di fare ritorno in Italia tesoro vero? ti vedo un po' stanca e anche io in effetti inizio a sentire il peso del viaggio,è giunta l'ora di fermarci un po',un piccolo sforzo ancora e poi potremo riposare"
poi si girò e condusse il carro alle porte della città,dove avrebbero fatto ancora qualche ora di sosta prima di partire alla volta di Chambéry.
Il confine si avvicinava.

Horione era seduta nel piccolo parco della cittadina di Belley, la sera stava calando
la lettera di suo fratello Kestel tra le mani, se lo immaginava seduto in taverna
col boccale stracolmo di birra e qualsiasi occasione era buona per festeggiare
Sorrise tra se, si soffermò ancora qualche minuto a pensare, con passo stanco
si diresse verso la locanda di li a poche ore lei e Jack si avrebbero ripreso il
viaggio, avevano ancora molta strada da affrontare per ritornare in Italia


Il viaggio proseguiva,il confine era sempre più vicino,dopo un'altra notte di marcia si ritrovarno a Chambéry,una bella città savoiarda dove di primo mattino,appena varcate le porte del centro abitato trovarono ad accoglierli il sindaco in persona che diede loro il benvenuto in un ottimo italiano.
ringraziarono la dama per la gentile accoglienza e iniziarono a girare nelle vie dell'amena cittadina.
La gente del posto sembrava davvero cordiale,forse era abituata,essendo una città nei pressi del confine,a vedere il passaggio di molte persone straniere e non.
Cercarono una locanda per passare qualche ora di riposo prima di riprendere il cammino che li avrebbe condotti sino ad Annecy,ultima città prima del lungo tratto disabitato che conduceva alla frontiera Italiana.


Giunti ad Annecy,città di frontiera,ultima città del ducato di Savoia e della Francia.
Jack e Horione si accingevano a concludere il loro tour in terra francese con non poche perplessità,i posti visitati erano belli e piacevoli ma in tutto questo tempo e in tutte le numerose città che avevano visitato non c'erano state molte possibilità di interagire con gli abitanti.
Ricordavano con piacere i giorni di permanenza a Marsiglia,dove grazie anche alla disponibilità del Sindaco ed alcuni degli abitanti della città erano riusciti a socializzare e commerciare.
Il carro era pronto,la prossima città che avrebbero incontrato sarebbe stata Alessandria ma per giungervi il viaggio era ancora lungo,ben 4 giorni di cammino per varcare le Alpi.
Sistemate le ultime cose,salirono entrambi sul carro e salutarono le terre francesi.






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Attraversando i regni Empty Destinazione Spagna

Messaggio  Horione Mar Mag 17, 2011 9:39 am

Inizia una nuova avventura, io e i miei compagni di viaggio siamo partiti da Chiavari a notte fonda, durante il viaggio a parte qualche scossone del carro, dovuto alla strada molto trafficata e di conseguenza un po sconnessa, è proceduto tutto tranquillo. E' l'alba quando arriviamo al nodo dove decidiamo di concederci una sosta, Jack procura della legna per accendere il fuoco mentre Vale prepara la colazione. Io stanca dopo lunghe ore di viaggio alla guida del carro mi concedo del meritato riposo. Nany, non ha dismesso i suoi abiti di comandante, e perlustra la zona circostante armata di spada per controllare che non ci siano briganti nelle vicinanze.
Dopo esserci rinfrescati al ruscello ci sediamo intorno al fuoco per gustarci la colazione, poi ci concediamo un po di riposo prima di riprendere il cammino.
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Messaggio  Valegm82 Mar Mag 17, 2011 3:14 pm

Consumata la colazione, Horione era scesa in un sonno profondo e si godeva il meritato riposo, Nany era in perlustrazione e ancora non faceva ritorno....l'aria era tersa e una leggera brezza sfiorava il parrucchino di Jack che sbuffava cercando di sistemare i capelli al vento. Vale seduta su di una roccia con un legnetto in mano, lo guardava imprecare in aramaico antico e rideva gustandosi la scena.
Jack...che facciamo??? - disse Vale
Appena finisco di litigare col vento te lo dico!!! - risero - Non ne ho idea Vale....so solo che qui è una noia mortale...mi manca la birra....sigh!
Fu così che Vale, guardando il legnetto che aveva in mano, ebbe l'impulso di disegnare a terra 2 linee orizzontali e 2 verticali... TETRIS! - disse - Io i tondini e tu le X !!!
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Messaggio  jacksinclaire Mar Mag 17, 2011 5:54 pm

Jack diede un bacetto alla sua dolce mogliettina che si era presa carico di guidare il carro per tutta la notte,attese sorridendole che prendesse sonno,non ci volle molto,era stremata.
Scese dal carro,il vento soffiava forte,sua sorella Nanyscia era di ronda e jack pensò sorridendo: "ma per la miseria,pure in viaggio non perde il vizio di fare il soldatino? benedetta ragazza!"
Si ritrovò a fare quattro chiacchiere con Vale,bevvero qualcosa di caldo,poi Vale per ingannare il tempo tracciò sul terreno con un legnetto due linee orizzontali e due verticali...
Jack la guardò e disse "Se vinco io la smetti di dire in giro che c'ho il parrucchino u.u"
diede un piccolo buffetto sul viso alla cugina e iniziarono a giocare.
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Messaggio  jacksinclaire Mer Mag 18, 2011 9:33 am

Un'altra notte di viaggio era passata,la serata non si era conclusa come al solito,Horione si mise nuovamente alla guida del carro mentre Jack preferì
seguire poco dietro a cavallo e in silenzio,non aveva sonno e nemmeno gli andava di parlare,le prime luci dell'alba li accolsero che ormai i primi sobborghi di Savona si stagliavano all'orizzonte,mancavano poche ore tra le campagne e poi sarebbero arrivati presso il porto del loro previsto imbarco.
Jack legò il cavallo sul retro del carro e gli diede da mangiare,poi andò a sedersi in silenzio lungo la riva del ruscello
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Messaggio  Horione Mer Mag 18, 2011 11:52 am

Horione fermò il carro al bordo della strada sterrata, era esausta un altro giorno di viaggio e poi finalmente Savona dove c'era la nave che li aspettava per proseguire il loro viaggio fino in Spagna. Durante la notte aveva avuto modo di ripensare alle incomprensioni nate tra lei e Jack, forte della sua testardaggine non gli aveva rivolto la parola, ma tutto questo silenzio sceso tra di loro di certo non la faceva sentire bene.
Vale e Nany erano ancora sprofondate nel sonno, vide Jack pensieroso sulla riva del ruscello, le spalle un pò ricurve, silenziosamente gli si avvicinò prendendogli la mano tra le sue e stringendogliela forte, trasse un profondo respiro e come sempre si chiarirono, non lasciando alcuna ombra tra di loro.
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Messaggio  Valegm82 Mer Mag 18, 2011 9:32 pm

Valentina si svegliò che oramai erano già fermi da un pò.
Scendendo dal carro cercò di trattenere uno sbadiglio, la luce del sole le fece strizzare gli occhi per via dell'oscurità alla quale si erano abituati. Scorse in lontananza Hori e Jack in riva al ruscello...aveva percepito un pò di tensioni la sera precedente e pensò bene di restarsene in disparte e lasciarli soli. Guardandosi intorno racimolò un pò di rami e qualche frammento di tronco qui e là per accendere un fuoco e preparare qualcosa da mangiare per lei e i suoi compagni di viaggio. Si sedette a terra, accanto al fuoco, attendendo che prendesse per bene....fissò le fiamme che man mano si alzavano ardendo e scoppiettando, un movimento quasi ipnotico e ammaliante...le forme e i movimenti che esse producevano..."la natura è uno spettacolo" - pensò. Fu così che rimase assorta nei suoi pensieri per un pò. Non appena il calore si fece sentire sulle sue guance la riportò con la mente al "presente" e a ciò che stava facendo. Un sospiro accompagnò una smorfia ed un espressione malinconica che Valentina fece subito per togliersi dal viso appena udì le voci di Jack e Horione che si avvicinavano man mano...
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Messaggio  Nanyscia Gio Mag 19, 2011 10:45 pm

Da lontano, vide Horione e Jack tornare verso il falò. Sembravano sereni; li invidiava molto. Raramente, pensò, un uomo e una donna riescono a trovare la metà giusta.

Piano, quasi furtiva, si avvicinò anche lei al fuoco. Valentina stava trafficando con del pane, cercando di abbrustolirlo. Ridacchiò un poco, notando la ragazza fuggire di tanto in tanto le scintille imbizzarrite di quel fuoco briccone.

"Quel pane da solo saprà proprio di niente." Esclamò alle sue spalle, rivolta anche agli altri due. "Che ne dite di un po' di carne per accompagnarla?"

Parlando, sollevò finalmente da sotto il mantello in cui si era avvolta una povera lepre. Alla vista della bestiola ormai defunta, Vale non potè fare a meno di trattenere un urletto. "Ma... è morta!"

"Beh, da viva ci facevamo poco." Commentò Jack ridacchiando.

"Sicuro... solo una cosa mi lascia perplessa." Rispose invece Horione.

Nanyscia aggrottò un sopracciglio. "Che? Guardate che è buona eh!"

La cognata la guardò, e poi rise. "Non è un po' pesante la lepre a colazione?!?"
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Messaggio  jacksinclaire Gio Mag 19, 2011 10:50 pm

Erano ormai giunti a Savona,luogo destinato al loro imbarco.
Jack vide finalmente tornare Nanyscia da non sapeva bene dove,era stata in giro per diverse ore ma tornò con il suo solito sorriso come a dire "tranquilli so badare a me stessa" e in effetti era così,sua sorella era una tosta!!
Da sotto al mantello Nany tirò fuori una lepre per la colazione,dopo alcune considerazioni da parte di Vale e Hori decisero di arrostirla per benino prima di entrare in porto a Savona e imbarcarsi.
Finito di mangiare si recarono velocemente verso il porto,Giacio e Titania aspettavano loro,avevano deciso di partire presto per trovare venti favorevoli e così fu.
Giunti sul ponte,un po' spaesati per la novità i quattro si guardarono senza dire nulla,Jack prese sotto braccio la sua dolce sposa e la condusse sul bordo della murata di babordo,lo sguardo poteva spaziare sull'immensità del mare che si stagliava loro davanti;
Guardò negli occhi Horione "amore mio,non riesco a immaginare un posto più bello per abbracciarti e darti un tenero bacio" disse Jack,l'abbracciò e la baciò teneramente mentre la galea prendeva lentamente il mare sospinta da una brezza sostenuta da nord...
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Messaggio  Horione Gio Mag 19, 2011 10:53 pm

Finalmente dopo tanto tempo Horione era riuscita a raggiungere il suo sogno, un viaggio a bordo di una galea solcando i mari, era emozionata mentre saliva, preceduta da jack, sulla passerella che la portava a bordo. Jack le tese una mano e la condusse sul bordo della nave, sussurandogli dolci parole e baciandola
Una volta che il capitano li condusse nelle loro cabine, Horione sistemò i bagagli, ma ad un certo punto dovette distendersi sulla cucceta, gli girava la testa, pensò che forse la sttanchezza del viaggio di faceva sentire, ma poi senti rivoltarsi lo stomaco.....e imprecò...."accidenti Nanyscia la tua lepre, a colazione proprio non la reggo"......
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Messaggio  Valegm82 Gio Mag 19, 2011 10:55 pm

Al porto di Savona c'era un gran via vai, tanto che Jack dovette tenere l'andatura del carro quasi a passo d'uomo. Appena sentì che si stavano fermando, Valentina sbirciò fuori dal retro del carro...scese stiracchiandosi e voltandosi la vide.
Eccola! Imponente e fiera, distinguersi tra tutte le altre..."Furia" li stava attendendo!!
Appena levata l'ancora il comandante Giacio diede loro il benvenuto e Titania indicò loro gli alloggi. Valentina ascoltò distrattamente...lenta e disinvolta attraversò il ponte avvicinandosi alla battagliola*...il mare si stagliava nitido all'orizzonte contro un cielo azzurro e terso....nulla al mondo le riusciva a dare quella sensazione di immenso, di infinito...chiuse gli occhi e respirò profondamente mentre il sole le illuminava il viso...


*ringhiera formata verticalmente da aste ed orizzontalmente da corde
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Messaggio  jacksinclaire Ven Mag 20, 2011 2:03 pm

La notte era passata tranquilla,il dolce sciabordìo dell'acqua smossa dalla prora della nave aveva cullato tutti in un sonno meraviglioso.
Jack e Horione si alzarono dalla loro cuccetta e dopo essersi rinfrescati andarono sul ponte della nave dove il capitano aveva fatto preparare una buona colazione.
Nanyscia era ancora probabilmente immersa nel sonno data l'ora ma Vale,Giacio e Titania erano già sul ponte.
Salutarono tutti con un buongiorno e jack sorrise alla cuginetta già intenta a far man bassa delle tartine di burro e frutti.
Finita la colazione il capitano e sua sorella si recarno sul ponte superiore per
discutere delle mosse da fare per accorciare il più possibile il tragitto.
Jack intravide un membro dell'equipaggio con una canna da pesca in mano,gli si avvicinò e gli chiese ridacchiando: "Non ce n'è una in più? vorrei poter dare una mano con la cena di stasera"
il mozzo gli allungò la sua :"è tutta vostra messere,io devo sospendere il piacevole intermezzo,è ora di virare!"
Jack lo ringraziò e si mise a pescare lungo la battagliola della murata sottovento,passarono alcuni minuti,la nave virò dolcemente facendo scorgere all'orizzonte una terra in lontananza...jack riconobbe il profilo
"Amoreee corri!!! vieni a vedere!"
Horione che stava chiacchierando con Vale,lo guardò quasi a dire Ufff ma che c'ha da gridare??? si diresse accanto al marito e lo fissò con aria interrogativa...
"Tesoro,guarda l'orizzonte,non ti ricorda nulla? l'ultima volta che siamo stati in questa zona,quella terra l'abbiamo visitata e il mare ci appariva solo sullo sfondo"
Erano giunti di fronte alle coste provenzali,il piccolo villaggio che si intravedeva tra il verde della macchia era Toulon....
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Messaggio  Horione Sab Mag 21, 2011 9:45 pm

La galea, le vele gonfiate dal vento, scivolava sull'acqua del mare, piano piano il piccolo villaggio scompariva dalla loro visuale lasciando il posto alla citta di Marseille.
Il tempo scorreva lento, ma Horione era felice di concedersi quei giorni di tranquillità, seduta sul ponte, con la brezza che le scompigliava i capelli, si concedeva alla lettura di antichi racconti, ogni tanto alzava lo sguardo per gioire insieme jack, indaffarato nella pesca, mentre con urla di gioia tirava a bordo un pesce....tra se pensò....la cena è assicurata

Dopo una sontuosa cena nella cambusa della nave, prima di ritirarsi nella loro cuccetta, Horione e Jack raggiunsero la prua e restarono per molto tempo abbracciati a guardare quel bellissimo cielo stellato.

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Messaggio  Nanyscia Lun Mag 23, 2011 11:44 pm

Il capitano, la sera prima, gli aveva avvisati che non molto dopo il mezzodì sarebbero finalmente entrati nel porto di Narbonne. Per questo, sin dalle prime luci dell'alba, Nanyscia era uscita sul ponte, impaziente di tornare finalmente a veder terra.

Era così emozionata... in vita sua, non si era mai spinta più in là del ducato di Siena, tanto tempo addietro, quando ancora era solo una ragazzotta incosciente.

Un po' prima della nona*, il fratello l'aveva raggiunta con un gran sorriso sulle labbra.

"Non stai più nella pelle, non è vero?" Le chiese canzonandola un poco. Evidentemente si divertiva a vedere la sorella emozionata come una bambina.

Ma lei non gli rispose. Stava scrutando l'orizzonte, quando prese con un violento strattone Jack per il braccio della camicia, e indicando in là urlò:

"Guarda, guarda fratellone, guarda, siamo arrivati!"

Davanti a loro si apriva imponente e caotico il porto della città di Narbonne.



*in età medievale e rinascimentale, prendendo spunto dalle consuetudini dei monasteri, indicava la nona ora della giornata, e corrispondeva a circa le 3 del pomeriggio.
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Messaggio  Horione Mar Mag 24, 2011 9:32 pm

Horione insieme a Jack, Vale e Nany guardavano il caotico porto di Narbonne, erano arrivati gia da ieri e nonostante le richieste fatte dal capitano, non avevano ancora il permesso di attracco....questa attesa, stava facendo saltare i nervi a tutti quanti, aspettare inermi le grazie delle autorità francesi.

Horione sentiva il capitano Giacio imprecare contro i francesi, aveva già inviato 3 missive, ma ancora nessuna risposta.......dall'altra parte Jack elogiava, in toni alquanto ironici, la solerzia dei francesi.

D'altro canto nulla potevano fare se non attendere.........................
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Messaggio  jacksinclaire Mar Mag 24, 2011 9:33 pm

Jack era sul ponte,impegnato nell'ennesima giornata di pesca a bordo della Furia quando il capitano gli si avvicinò dandogli la notizia.
Tirò su la canna,affidò il pescato al cuoco di bordo e iniziò a cercare con lo sguardo le sue compagne di viaggio.
"Sorellinaaaaaaa,cugiiiiii,amoreeeeeeeeeeee,ho una buona notizia,dove siete finite??"
Vale,Nany e Horione erano intente a prendere un po' di sole sul ponte superiore,sentendo le grida di Jack si affacciarono alla balaustra che dava sul ponte inferiore e la stiva.
"Ma che c'è da gridare???" esclamò Horione quasi in coro con la cognata e la cugina
"ma come che c'è da gridare? abbiamo i permessi,preparatevi che fra poco si sbarca!!!" disse Jack con un sorriso a trentadue denti.
Si affrettò anch'esso a scendere in cabina per prepararsi allo sbarco mentre il sole di quella caldissima giornata iniziava a tramontare
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Messaggio  Valegm82 Mer Mag 25, 2011 9:40 pm

Sentendo le parole di suo cugino Valentina spalanco gli occhi e gridò - Era oraaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!! - Tenendosì alla balaustra si voltò di scatto verso la cognata e la cugina, fece loro una smorfia di sfida e disse - Chi arriva per ultimo paga la cenaaaaaaaa!!!!! Così facendo scattò indietro e si precipitò per le scale facendole a due a due, investendo quasi suo cugino che nel frattempo stava tentando di salire la scala che lo avrebbe portato da loro.
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Messaggio  Horione Ven Mag 27, 2011 10:13 pm

Finalmente erano riusciti a sbarcare a Narbonne, trascinando i bauli erano giunti ad una locanda dove avrebbero soggiornato per qualche giorno, vista da vicino non sembrava molto animata la città, solo in prossimità del porto c'era un certo via vai di gente...passeggiando per le vie della cittadina non avevano incontrato nessuno, di li a due giorni avrebbero ripreso il viaggio verso il territorio spagnolo
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Messaggio  Horione Sab Mag 28, 2011 10:32 am

Avevano viaggiato tutta la notte, oltrepassando il confine della Comtè du Languedoc, Horione Vale e Nanyscia dormivano sul carro, guidato da Jack, quando uno scossone le fece svegliare.....e si ritrovarono nella polvere. Horione si svegliò all'istante e iniziò a urlare....Ehi ma che succede, Vale togli la gamba mi fai male, pesa come un tronco. districandosi da quel groviglio di arti, si rimise in piedi togliendo la polvere dal vestito che indossava, mentre stava per chiamare Jack, lo sentì imprecarementre correva, una ruota si era staccata dal carro e libera stava continuando la sua corsa giù per il pendio. Vedendo quella scena non potè trattenersi da una risata fragorosa, sentiva alle proprie spalle che anche Nany e Vale seguivano la scena ridendo.
Nell'attesa che Jack ritornasse dalla sua lunga corsa, risistemarono il carro e si apprestarono a preparare qualcosa da mangiare, non avevano molta scelta .....pane e pane con un po di te.
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Messaggio  jacksinclaire Dom Mag 29, 2011 11:58 pm

Erano di nuovo in viaggio,dopo alcune missive inviate a soldati e prefetto di Narbonne,che non si erano degnati di rispondere nè di concedere permessi che loro stessi richiedevano ai forestieri,Jack aveva deciso che se loro erano spocchiosi non era certo causa di chi come lui e le sue compagne di viaggio,intendevano solo rispettare le leggi del ducato che li ospitava.
Partirono in gran segreto,nella notte,sotto un temporale che sembrava voler rovesciare tutta l'acqua del mare in una volta sola.
La prima parte del viaggio trascorse sotto quel tempo da lupi,jack era zuppo per le secchiate d'acqua ricevute mentre Horione,Nanyscia e Vale,erano al coperto sul carro,dormivano di un sonno beato,jack ogni tanto si voltava e nonostante il tempo avverso non poteva fare a meno di vedere le sue gioie sorridendo nel vederle tutte e tre lì con lui ad accompagnarlo in quel viaggio.
D'un tratto la pioggia cessò,il cielo iniziò a rischiarare mentre entravano finalmente in territorio Spagnolo,valicato l'ultimo contrafforte pirenaico
il paesaggio cambiò radicalmente,era più brullo e secco ma costellato qua e là da diversi campi coltivati con le più svariate verdure.
Era il momento di accamparsi,Jack vide un piccolo porticciolo naturale,con un ruscello che vi sfociava dentro e una piccola radura al riparo dai venti del mediterraneo,condusse il carro fino alla spianata,poi scese,ancora zuppo per la pioggia presa,diede da mangiare all'asinello e nonostante ci fosse il rischio di farsi sorprendere dalle sue donne,si spogliò completamente e andò a sciacquarsi nel ruscello prima di cercare dei vestiti asciutti e finalmente riposare.
Non si rese conto e nemmeno gli importava se qualcuno sul carro si fosse svegliato,accese un fuoco e vi si accovacciò accanto prendendo sonno quasi all'istante.
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Messaggio  jacksinclaire Lun Mag 30, 2011 12:11 pm

Dopo una sana dormita era il momento di rifocillarsi prima di riprendere il cammino.
Jack era ancora steso accanto al fuoco ormai spento,sentì le labbra di Horione che gli sfioravano la guancia,aprì gli occhi e la vide sorridente
"Buongiorno dormiglione"
"Buongiorno amore,ho dormito tanto?"
"Eh tesoro,son 6 ore che dormi"
"Usti,veramente??"
disse sbadigliando.
Si alzò appoggiandosi di fianco su un gomito,Horione aveva già preparato
del cibo per tutti,Nany e Vale erano al ruscello a prendere l'acqua.
Quando furono tutti insieme stabilirono di riprendere il viaggio appena dopo pranzo in maniera da non fermarsi più fino alla prima città e così fu.
Jack lasciò la guida del carro a Horione e Nanyscia mentre lui e Vale erano nella parte posteriore a chiacchierare del più e del meno.
D'un tratto Horione fece capolino avvisando tutti che eravamo giunti alle porte della Città di Gerona,primo avamposto del principato di catalunya.
Scesero dal carro ed iniziarono a guardarsi attorno,era una terra nuova,la gente aveva una parlata cordiale e simpatica,jack pensò che era il momento di fermarsi uno o due giorni,c'era l'università,c'era una città ospitale,si sarebbero trovati bene.
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