L'arrivo di Tintoretto

Benvenuto a casa

Horione sbirciava senza farsi vedere, il figlio correre per la grande casa, aprire le porte e con il naso all'insù curiosare dappertutto, la sua preoccupazione era che non ruzzolasse per le scale che saliva e scendeva di corsa.
Si portò la mano davanti alla bocca per coprire il sorriso, finalmente il piccolo trovò la stanza che era stata preparata per il suo arrivo, lo vide spalancare la porta e rimanere fermo a perlustrare tutto quanto c'era, a quel punto Horione silenziosamente si avvicino a Tin e abbracciandolo gli disse:

Benvenuto piccolo, non immagini quanto tu mi renda felice

Il piccolo Tin dormiva tranquillamente nel suo letto, Horione seduta accanto a lui lo guardava e nel frattempo pensava, non era molto brava nel cucito, anche se in tempi passati era stata tessitrice, il piccolo aveva bisogno di nuovi abiti, il freddo stava arrivando.
Quella mattina si sarebbe recata al mercato e avrebbe scelto una pezza di stoffa poi con molto amore avrebbe cucito dei pantaloni nuovi per Tin

Horione era molto indaffarata......rigirava il pezzo di stoffa.....e guardava il figlioletto per capire in che misura fargli i pantaloni.
Il piccolo non stava mai fermo..correva per le stanze instancabile e quando riusciva ad afferrarlo lo prendeva per un momento in braccio e con una mano a spanne lo misurava......
Tagliava e cuciva fintanto che finalmente il suo capolavoro fu finito......ora il problema era riuscire a farglieli indossare, abituato a girare per casa senza nessun impedimento

il tempo scorreva e Horione giorno dopo giorno si rendeva conto che il piccolo Tin cresceva, lo capiva anche dalle sue prime infatuazioni, il primo battito di cuore che lo aveva fatto innamorare, ma era stato giusto un innamoramento passeggero.
Ora a distanza di tempo lo vedeva cambiato, farsi più uomo e, ovviamente anche per lui era arrivato l'amore, si augurava, da mamma, che fosse la donna giusta per lui, ma questo solo il tempo poteva affermarlo.